venerdì 21 ottobre 2011

M’affaccio alla finestra, apro la porta, esco , percorro l’asfalto, percorro.
Un fiocco rosa, specchiato, sicuramente una nascita, una caramella, una ciambella, la tristezza di una condizione futura, la consapevolezza di gioie insalate a sofferenza. Un balcone, un teatro nascosto e privato, piccola scatola con chiavi volte, ora all’apertura ora alla chiusura. Filari d’alberi, portatori di passioni, una dopo l’altra, una dopo l’altra. Quegli alberi, hanno visto? Carichi di mani sposate e mani divise, di postazioni rotanti, rispettose, di indifferenze sognanti, di indifferenze già oltre, oltre la presa . Eppure si sorride, si mangia, si sragiona e si gira.

Oggi, un cappotto qualsiasi
Un lampione
Strisce pedonali blu
Fuori moda
Fori moda, la nuova strada degli errori
Attese
Tic nervosi
Tic nercosi, mai trascurare le strade degli errori
Quello che c’è
Casereccio
Casalecchio di Reno
Suoni
Nomi
Bolla d’aria
Il sapone non ne vuole sapere
L’impasto
Il nastro
L’oro
Loro
Forse si sa
Buco
La trippa


Oggi, un cappotto qualsiasi!

Anarchia. Si desidera anarchia, si spaccia anarchia, si insegna anarchia, si pensa in anarchia.
Si direziona l’anarchia, si intrappola l’anarchia su pagine di giornale, su ventagli di comportamento, su pane e acciughe, su un cappotto qualsiasi. Oggi, le labbra piegate, la testa imballata e ritardi carichi di paure: sarà necessario presentarsi al meglio, presentare, presenziare, parlare, parare !
Anarchia portami via…un po’ come la malinconia! 


Un lampione

Uno qualsiasi, si, un po’ curvo a volte un po’ spento, lungo la via, in fila con gli altri. 








Strisce pedonali blu

Non le aspettavi. Accoglienza e sorpresa con la paura di un ritardo nella comprensione ma, chiunque ti rassicura con passi svelti e leggeri. L’ostinato timoroso dice: “o è bianco o è nero, per me!” Sicurezza nelle scelte, occhi precisi nel mirare, magliette di pensiero piegate ben bene nei cassetti. Magico blu, tra le righe bianche e nere, che ti fa ricordare quanti panni dovrai stirare per togliere tutte quelle pieghe. Invasione!



Fuori moda

Non si ha la giusta percezione di quanto la centrifuga usuri gli sguardi e le forme. Di quanto rubi, al vigore di un’immagine, di una parola. Con i suoi giri su giri, su di se, chiusa. Ma che importa, il nuovo, è fuori moda! 



Fori moda, la nuova strada degli errori

Fori! Il foro porta con se la tecnica, conosce gli strumenti e si vanta di teoria. Mammamia!
Il foro non si impasta col buco, ma lo invidia per la sua ampiezza di vedute.
Il foro è “moda” e rigore, il buco è un brigante che adora le piazze.
Il foro è preciso, il buco si permette degli errori e si apre a nuove strade. 
Anche il buco pretende uno spazio tutto suo!!!!!! 

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